Il mio sistema digitale

Il mio sistema digitale è stato studiato dal sottoscritto per circa 1 anno con svariate prove, prototipi di circuiti montati su basette e alcuni strumenti utilizzati e indispensabili come l’oscilloscopio per verificare la natura degli impulsi e forme d’onda ricevute dal decoder sulle locomotive.

Quello che si vede in foto è solo il frutto di un lavoro durato molti mesi, con svariati circuiti montati su basette sperimentali che ovviamente non ho inserito.

Inizialmente ho sviluppato un sistema con trasmissione dei codici via radio, ma i risultati non sono stati soddisfacenti e non mi garantivano costantemente il segnale sul decoder.

Poi ho provato il sistema con la trasmissione dei codici a infrarossi, ma con le gallerie sul tracciato, ponti e altre coperture ero costretto ad inserire piccoli trasmettitori aggiuntivi a fianco delle rotaie.!

IL PROBLEMA E' STATO RISOLTO CON IL SISTEMA A ONDE CONVOGLIATE E IL SEGNALE CODIFICATO COSTANTEMENTE PRESENTE SU TUTTI I BINARI E SULLE CATENARIE .

Il sistema si basa su un trasmettitore d’impulsi a larghezza variabile il cui segnale viene “iniettato” sui binari con sistema a “onde convogliate”, quindi il segnale risulta miscelato con la  tensione di 13,5 volt in corrente continua che serve solo per l’alimentazione dei circuiti decoder e delle lampadine interne ai convogli.

Il corrispondente ricevitore decoder programmato con uno specifico codice, riceve solo gli impulsi a lui indirizzati.

Il mio sistema digitale ha la limitazione di pilotaggio massimo con 8 macchine (motori), che possono funzionare indipendentemente e contemporaneamente sulla stessa tratta ferroviaria di binario.

FOTO DEL PROTOTIPO CIRCUITO  TRASMETTITORE A 8 CANALI ASSEMBLATO SU BASETTA SPERIMENTALE:

Il circuito a destra fornisce gli 8 impulsi a larghezza variabile e in sequenza indispensabili per la trasmissione dei codici macchina

Il circuito di sinistra è l'oscillatore che genera la frequenza portate a onde convogliate.Questo circuito invia gli impulsi codificati sui binari......anche con tracciati di plastici di notevoli dimensioni.

 

I CIRCUITI SPERIMENTALI E I PRIMI PROTOTIPI

Nella foto sotto i primi prototipi originali con i componenti montati su ritagli di basette millefori in vetronite.Il montaggio è stato lungo e laborioso prima di arrivare al progetto del circuito stampato definitivo

Ho inserito solo alcune foto dei circuiti che sono stati montati circa 10 anni fa e poi smontati per lasciare posto all’attuale circuito per cambio  e memorizzazione della direzione di marcia.

FOTO DELLE SCHEDE DECODER E DRIVER MONTATE SULLE LOCOMOTIVE MARKLIN PER IL CONTROLLO DEI MOTORI:

Si nota a destra il circuito ricevitore principale sintonizzato sulla frequenza portante presente sul binario.

A sinistra il circuito decodificatore di segnale programmabile.

Il circuito più piccolo in alto al centro è il driver di potenza che collega motore della locomotiva.

Nella foto sotto i due circuiti stampati prima del montaggio in laboratorio.

Alcune foto delle schede decoder installate.

Si nota per chi conosce i componenti il "famoso" e affidabile integrato Siemens SO41P già utilizzato in migliaia di circuiti radio negli anni 80.Considerato la bassa frequenza utilizzata per trasmettere gli impulsi codificati sulle rotaie, funzionava molto bene.!.

Un particolare del motore Marklin collegato al mio decoder .Si intravedono i led rossi montati a fianco della lampadina originale.

Nella foto il "quadratino" di colore grigio corrisponde al driver di potenza, cioè la parte finale che collega tutto il circuito al motore.

I motori collegati possono essere sia a doppio avvolgimento di statore in corrente alternata (come nella foto il mitico Marklin) o in corrente continua con il classico e unico rotore.Il sistema digitale si adatta a tutti i tipi di motore e quindi a TUTTE LE MARCHE che trattano ferromodellismo.

Il mio sistema a onde convogliate assomiglia a quello utilizzato  nella realtà all’interno dei veri locomotori per tutti i tipi di segnalazione a distanza in cabina di comando.

Ovviamente per la complessità del sistema e dei circuiti che ho installato su varie macchine, ho deciso comunque di abbandonare tutto a favore del sistema analogico ad impulsi, molto più semplice e meno costoso, (anche se tutti i componenti montati nel sistema digitale sono stati normalmente reperiti presso i rivenditori in zona di elettronica).

Ogni decoder montato richiede molto tempo per l’assemblaggio e la saldatura dei componenti, oltre che una buonissima vista, considerato anche alcuni componenti sono saldati sul circuito con il montaggio superficiale  (SMD).

Rimango comunque a disposizione per uleriori informazioni sul mio sistema digitale.